Ape sociale e riduzione del requisito contributivo per i lavoratori precoci sono adesso realtà grazie alla pubblicazione delle circolari dell’Inps di venerdì sera che disciplinano la materia. Trecento le domande presentate lo scorso sabato mattina; va precisato che ci sono due tipi di Ape: quella Sociale, un’indennità a carico dello Stato, e quella Volontaria che è un prestito erogato dalle banche. Risultano essere due i termini di scadenza per la presentazione delle domande: la prima, per la presentazione della domanda, è fissata già al prossimo 15 luglio. Le domande vanno presentate esclusivamente per via telematica o tramite patronato. Si ricorda inoltre che l’Ape è una misura sperimentale in vigore dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018, intesa per accompagnare verso l’età pensionabile lavoratori in determinate condizioni ed è subordinata a limiti di spesa.  

Quanto vale l'Ape sociale

In ordine all’ammontare dell’assegno, va evidenziato che tale forma di anticipo pensionistico è pari alla pensione spettante ma con un tetto: non potrà superare i 1.500 euro. Coloro i quali avranno  una pensione che supera i 1.500 euro al mese dovranno quindi «accontentarsi» di un ammontare più basso. L’indennità è corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata o di un trattamento conseguito anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia.  

I requisiti per l'Ape sociale

L’Ape sociale prevede il compimento di 63 anni di età. I richiedenti l’ape sociale non devono essere titolari di pensione diretta in Italia o all’estero. Occorre essere disoccupati (senza disoccupazione da almeno tre mesi). Per accedere all’Ape sociale bisogna inoltre possedere altri requisiti; assistere da almeno sei mesi il coniuge, l’unito civilmente o un parente di primo grado convivente (genitore, figlio) con handicap grave; possedere una invalidità civile di grado pari o superiore al 74%. Sono ammessi all’Ape sociale anche i dipendenti che svolgono o abbiano svolto da almeno sei anni in via continuativa una o più delle attività lavorative particolari elencate dalla norma (si va dalle attività di operaio dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici alle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni, all’operatore ecologico. È necessario comunque consultare l’elenco delle professioni coinvolte). 

Quando e come presentare domanda

La richiesta va presentata all’Inps direttamente dal sito web. I soggetti che entro il 31 dicembre 2017 si trovino o potrebbero venire a trovarsi nelle condizioni previste dalla legge devono, preliminarmente alla domanda di prestazione, presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio entro il 15 luglio 2017. Coloro i quali vengano o possano trovarsi nelle predette condizioni entro il 31 dicembre 2018 devono presentare la predetta domanda entro il 31 marzo 2018.

I lavoratori precoci

Rientrano in tali categorie coloro i quali abbiano lavorato almeno un anno prima dei 19 anni. Adesso potranno andare in pensione con 41 anni di contributi, anche prima dei 63 anni di età. Tale requisito sarà successivamente adeguato alla speranza di vita. Potranno fare richiesta i lavoratori precoci disoccupati che hanno esaurito gli ammortizzatori da almeno tre mesi, invalidi con un grado di almeno il 74% o coloro che svolgono da almeno sei anni in via continuativa un’attività gravosa. Anche in questo caso, la domanda va presentata all’Inps entro il 15 luglio in caso di requisiti raggiunti entro il 2017 e entro il 1 marzo degli anni successivi per i requisiti che si raggiungono entro l’anno. Il limite di spesa per il 2017 per i precoci è di 360 milioni. 



Per il 2018 cambiano le scadenze da rispettare, ma la procedura resta la stessa. Il percorso previsto per l’Ape sociale a sua volta è analogo a quello predisposto per poter andare in pensione con 41 anni di contributi se si è lavoratori precoci, cioè se si sono versati almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni di età. Anche questo anticipo sulla pensione è diventato operativo nel fine settimana, con la pubblicazione del Dpcm 87/2017.

Accedere al sito dell’Inps al seguente link per poter attivare la richiesta.

Bisogna inserire le proprie credenziali (a esempio codice fiscale e Pin, oppure l'identità digitale Spid). Selezionare il servizio «domanda di prestazione pensionistica: pensione, ricostituzione, ratei maturati e non riscossi, certificazione del diritto a pensione.»

A tal proposito, si ricorda che Anief ha siglato una convenzione con il Centro Servizi Cedan, società autorizzata a erogare, per mezzo della confederazione Cisal, servizi di Caf e patronato: tramite i referenti Cedan, sarà possibile conoscere la rata della pensione con l’Ape volontaria, in modo da permettere di affrontare l’eventuale adesione con la massima consapevolezza. Altri servizi sono rappresentati dalla compilazione ed elaborazione del modello 730, Isee e ogni pratica di natura fiscale: domande di pensioni, disoccupazione e assistenza previdenziale. Ricordiamo che è possibile inoltre presentare la prossima dichiarazione dei redditi e di disoccupazione. Per trovare la sede più vicina a te clicca qui, anche quella Anief.

Al fine di verificare i requisiti d'accesso all'anticipo pensionistico e calcolare l'importo del relativo assegno, potrai contattarci all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e al numero telefonico 091 424272.