Dopo che nemmeno la lettera aperta inviata alla Ministra Fedeli ha sortito effetti, il sindacato ha programmato lo stop per un'intera giornata, con contestuale manifestazione nazionale a Roma e assemblee in varie città d’Italia. È lunga la lista delle richieste: dal recupero del dimensionamento, che ha cancellato 4mila scuole e ridotto un quarto degli organici, al raddoppio del Fondo unico nazionale, assegnato invece alle altre aree dirigenziali dello Stato, dall’assegnazione dei 226 euro mensili d'indennità di vacanza contrattuale, in attesa del recupero di una cifra analoga da settembre 2015, al conferimento della Ria per i neo-assunti dal 2001.

 

Marcello Pacifico (Confedir-Udir): in questi ultimi mesi l’azione del sindacato si è rivolta ai dirigenti scolastici, fornendo loro dati, documenti e tutte le indicazioni utili per metterli nelle condizioni di agire nella legalità. Abbiamo predisposto una serie di incontri, proprio per mettere in evidenza i crescenti carichi di lavoro, le responsabilità, gli spostamenti continui per raggiungere plessi e sedi scolastiche, aggravati dalla riforma Renzi-Giannini. Nel frattempo, ci siamo attivati a trecentosessanta gradi per chiedere alle istituzioni di far cambiare le norme. Ma non abbiamo avuto riscontro. Lo sciopero servirà a sensibilizzare chi di dovere.

 

Per il mese di Maggio UDIR ed EUROSOFIAhanno organizzato una seria di convegni formativi e informativi, dal titolo 'Le tre RRR della Dirigenza. Rischi, responsabilità, retribuzioni': dopo Lecce (sabato scorso) e Napoli (oggi), si terranno a Milano. Scarica lalocandinae aderisci ai ricorsi.Intanto, il nuovo sindacato della dirigenza mette a disposizione specifici modelli di diffida, finalizzate al recupero di una serie di 'voci' e diritti sino a oggi negati: Recuperi Erariali, Trattenuta TFR/TFS, Trattenuta ENAM, Indennità di vacanza contrattuale, RIA, FUN.

 

Il tempo delle denunce è scaduto: Udir ha proclamato lo sciopero generale dei dirigenti scolastici per giovedì 25 maggio. Nella stessa giornata di protesta, il sindacato ha programmato una manifestazione nazionale a Roma e, in contemporanea, delle assemblee sindacali in varie città d’Italia. La decisione è stata presa dalla giovane organizzazione sindacale dei presidi dopo il mancato recepimento da parte dell’amministrazione scolastica delle tante richieste formulate nei mesi scorsi: dal recupero del dimensionamento, che ha cancellato 4mila scuole e ridotto un quarto degli organici, al raddoppio del Fondo unico nazionale, assegnato invece alle altre aree dirigenziali dello Stato, dall’assegnazione dei 226 euro mensili d'indennità di vacanza contrattuale, in attesa del recupero di una cifra analoga per la firma del contratto da settembre 2015, al conferimento della Ria per i neo-assunti dal 2001.

A questo proposito, il nuovo sindacato della dirigenza mette a disposizione specifici modelli di diffida, finalizzate al recupero di una serie di “voci” e diritti sino a oggi negati: Recuperi Erariali, Trattenuta TFR/TFS, Trattenuta ENAM, Indennità di vacanza contrattuale, RIA, FUN.

Nel frattempo, i nostri dirigenti scolastici attendono l’introduzione, nel Testo Unico della Scuola, di un capitolo specifico sulla sicurezza degli edifici scolastici e sulla responsabilità datoriali. A questo proposito, il sindacato torna a rivendicare l’attivazione di una nuova Governance, in modo da riuscire a contemplare i migliori e più elevati standard di sicurezza. Il fine è quello di non esporre più, come avviene oggi, gli alunni e i lavoratori a rischi che ne possono compromettere l'incolumità: certamente, i pericoli non possono essere azzerati, ma sicuramente ridotti. E, laddove è necessario, arrivare anche all'inibizione della struttura - la metà delle quali sono state costruite prima del 1971 - e il conseguente non utilizzo della stessa. Senza, ovviamente, che si possa attribuire ai dirigenti scolastici il reato di interruzione di pubblico servizio. In attesa di mancate risposte, i nostri dirigenti scolastici potrebbero pertanto consegnare le chiavi delle scuole all’amministrazione di competenza e chiederne la chiusura.

Sul fronte stipendiale la situazione è altrettanto di stallo, visto che l’ufficio studi del sindacato ha calcolato che solo nel 2015 sono stati persi altri circa 4.600 euro a capo d’istituto: la Ministra dell’Istruzione conosce tutto questo, perché nell’ultima decade di aprile Udir le ha inviato una lettera aperta sul tema della perequazione economica dei dirigenti scolastici, attraverso cui il sindacato le ha esternato tutto “il profondo malessere per l’inarrestabile diminuzione dei livelli stipendiali nonostante il corrispettivo incremento dei carichi di lavoro e di responsabilità”. A Fedeli è stato anche chiesto se fosse al corrente che “gli stipendi netti dei dirigenti, al 31 agosto 2013” erano “di 3.200  euro mensili”, mentre “oggi si aggirano intorno ai 2.500 euro". Così come se fosse “cosciente, altresì, che la spinosa questione della perequazione interna (v. RIA) è stata illegittimamente risolta a discapito delle nuove generazioni di Dirigenti che dal concorso 2004 a oggi sono stati immessi in ruolo con un ulteriore calo stipendiale di 700 euro netti al mese”.

Marcello Pacifico, segretario organizzativo della Confedir, cui aderisce Udir, ricorda che “in questi ultimi mesi l’azione del sindacato si è rivolta ai dirigenti scolastici, fornendo loro dati, documenti e tutte le indicazioni utili per metterli nelle condizioni di agire nella legalità. Abbiamo predisposto una serie di incontri, proprio per mettere in evidenza i crescenti carichi di lavoro, le responsabilità enormi, gli spostamenti continui per raggiungere plessi e sedi scolastiche, aggravati dalla riforma Renzi-Giannini, sempre in cambio di buste paga a dir poco esigue. Nel frattempo, ci siamo attivati a trecentosessanta gradi per chiedere alle istituzioni di far cambiare le norme. Ma non abbiamo avuto riscontro. Lo sciopero del prossimo 25 maggio servirà a sensibilizzare chi di dovere”, conclude Pacifico.

Udir, pertanto, in assenza di un atto di indirizzo per la firma del contratto per la perequazione interna ed esterna, è ora costretta a chiedere al giudice nazionale ed europeo quanto sottratto. Richiedendo anche il recupero degli effetti su pensione e buonuscita, nonché i risarcimenti per gli anni passati: in assenza di risposte, il sindacato sta infatti raccogliendo le istanze per depositare appositi ricorsi seriali. Udir ha già avviato la raccolta adesioni per i ricorsi e fornisce specifici modelli di diffida.

Anche di questi temi si parlerà nei prossimi incontri di formazione nel mese di maggio "Le tre RRR della Dirigenza. Rischi, responsabilità, retribuzioni"che si terranno, dopo Lecce (sabato scorso) e Napoli (oggi) a Milano. Scarica la locandina e aderisci ai ricorsi. La partecipazione agli incontri è gratuita e riconosciuta dal Miur. Per informazioni, si può contattare il 331.7713481. Per una consulenza gratuita, scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Per aderire ai ricorsi su RIA, FUN, CIR consultare il sito internet www.udir.it. Per maggiori informazioni, anche sugli altri seminari già programmati in varie città italiane, vai al link.

Qui di seguito, le informazioni dettagliate sull'incontro formativo dei dirigenti scolastici:

'Le tre RRR della Dirigenza. Rischi, responsabilità, retribuzioni', in programma a Milano lunedì 15 maggio, dalle ore 8.30 alle 18.00, presso Novotel Milano Linate - via Mecenate, 121. Scarica  il modulo per l’adesione e il  rimborso per il viaggio.

Scarica la locandina del convegno di Milano

 

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