Ancora una volta assistiamo alla sottoscrizione di protocolli non condivisi. Udir: “Siamo molto critici sulla scelta dell’Amministrazione. Non è possibile nascondere le carenze di altri soggetti scaricando l’ennesima incombenza sui Dirigenti, ricordiamo che le scuole non sono laboratori di analisi o ospedali!”

 

Mercoledì 3 novembre, con protocollo 50079, il Ministero dell’Istruzione congiuntamente al Ministero della Salute hanno pubblicato il documento che reca la revisione del sistema di gestione dei contatti dei casi confermati di infezione da SARS-CoV-2 alla luce dell’aumento dell’attuale copertura vaccinale e della riduzione della circolazione di SARS-CoV-2 in comunità scolastiche. Il documento in prima lettura prevede l’attuazione di procedure semplificate attraverso un sistema automatizzato gestibili sin dalle prime fasi direttamente dal dirigente scolastico e dal referente scolastico COVID-19 (RC), in stretta collaborazione con il DdP.

Nel merito dallo stesso si evince che nel caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate a intervenire tempestivamente, il dirigente scolastico o il suo delegato RC, venuto a conoscenza di un caso confermato nella propria scuola, è autorizzato, in via eccezionale ed urgente, a sospendere temporaneamente le attività didattiche in presenza nella classe/sezione/gruppo e trasmettere le indicazioni standardizzate, in accordo alle misure previste dal presente protocollo, sia ai bambini/alunni/genitori/tutori che agli insegnanti che sono stati a contatto con un caso COVID-19 confermato (nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi o all’esecuzione del test diagnostico se asintomatico), in attesa della formalizzazione e di eventuali misure specifiche (incluso l’isolamento dei casi e la quarantena per i contatti ad alto rischio) da parte del DdP

Di fatto alla luce di questa nuova disposizione si scarica nuovamente in capo al Dirigente ulteriori responsabilità che non gli competono, trattandosi di misure sanitarie, mentre prima dovevano solo inviare l’elenco dei contatti stretti (nelle 48 ore precedenti alla rilevazione del caso confermato COVID) così come erano stati definiti nella tabella 1 di pag. 6 del rapporto ISS n. 53 del 25/06/2020; oggi invece bisogna distinguere tra contatti ad alto o basso rischio così come indicati dalla Circolare del Ministero della Salute n. 36254 del 11 agosto 2021.

Il sindacato Udir è molto critico sulla scelta dell'Amministrazione di delegare i Dirigenti scolastici su incombenza di carattere sanitario così importanti che riguardano la sicurezza di tutti i lavoratori della scuola, ovvero lo svolgimento in sicurezza delle attività scolastiche in presenza oltre a dover effettuare delle verifiche che infrangerebbero la normativa sulla privacy, dovendo fare un distinguo tra vaccinati e non, sia tra gli alunni che tra il personale scolastico.

 

L’ingegnere Natale Saccone ha affermato che “alla luce delle nuove disposizioni sanitarie ritengo che i dirigenti scolastici avranno in carico ulteriori incombenze: innanzitutto comunicare ai locali DdP le procedure standardizzate di cui la punto 7 del documento sopra citato siglando con gli stessi o con strutture convenzionate del territorio, un protocollo d’intesa per l’esecuzione di tamponature certe collegate alla redazione di attestazione mediche che acclarino la negativizzazione testata per il rientro nella comunità scolastica ed ancora conoscere, in spregio alla privacy, lo stato di vaccinazione degli operatori scolastici per applicare le tabelle standardizzate. In estrema sintesi il documento pubblicato a parere dello scrivente doveva essere concertato con gli attori che hanno l’onere applicativo dello stesso, con la convocazione dei sindacati rappresentativi al tavolo nazionale permanente al fine di trovare le migliori forme di tutela per tutti i profili professionali interessati, nel rispetto del trattamento dei dati sensibili alla luce delle vaccinazioni secondo i dettami del garante della privacy e delle norme vigenti in materia”.

 

Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, ha affermato che “questo protocollo è fuori tempo massimo, tra le motivazioni viene citato l’abbassamento della curva epidemiologica, mentre negli ultimi 10 giorni l’ISS co conferma che i casi accertati sono aumentati del 150% con una impennata riconducibile “all’effetto scuola” negato dall’amministrazione solo 2 settimane fa. Considerare i contatti nella scuola a basso rischio significa non considerare l’indotto in cui la scuola è inserita, a partire dal trasporto pubblico in cui i controlli sono praticamente impossibili e a cui gran parte degli studenti ricorrono soprattutto per il sopraggiungere della stagione invernale, per arrivare alla socialità giovanile incentivata dalla riapertura dei locali da ballo. A tutela dei dirigenti scolastici continuamente vessati da adempimenti non pertinenziali, sprovvisti di adeguato scudo penale di difesa e con retribuzioni dimezzate rispetto pari dirigenti, avvieremo tutte le azioni di tutela che il sindacato potrà mettere in atto per dare dignità alla figura professionale che più di tutte merita giusta considerazione”.

 

Intanto il sindacato ha dichiarato che sta affrontando il problema con il proprio staff. Se ne parlerà ampiamente con l’Ing. Natale Saccone, esperto in sicurezza, in occasione del nuovo convegno. “Dirigere al tempo del Covid 19” che si terrà in modalità telematica e in presenza, lunedì 8 novembre 2021, dalle ore 17.

La registrazione a questo evento è obbligatoria.

Per partecipare si rinvia al seguente link:

https://udir.it/component/anief/?view=dettaglievento&id=5