La manovra da 23 miliardi verrà approvata nelle prossime ore dalla maggioranza di Palazzo Madama: circa 8 milioni sono per la riduzione delle tasse; modifiche poi agli ammortizzatori sociali, agli sgravi contributivi, al reddito di cittadinanza e al pensionamento. Alla fine sono stati prorogati i bonus edilizi e il Superbonus. Per quanto riguarda le dirigenze scolastiche vi sono due importanti modifiche.

FUN

Il primo emendamento riguarda l’adeguamento della retribuzione di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici in relazione alla complessità e alla gravosità delle attività che sono chiamati a svolgere: si tratta del fondo unico nazionale per il finanziamento delle retribuzioni di posizione e di risultato, di cui all'articolo 4 del contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dell'Area V della dirigenza per il secondo biennio economico 2008-2009, sottoscritto in data 15 luglio 2010”, che viene “incrementato di 20 milioni di euro a decorrere dall'anno 2022, al lordo degli oneri a carico dello Stato”. Questa somma è utile a migliorare “la retribuzione di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici”. Inoltre, “il Fondo unico nazionale per il finanziamento delle retribuzioni di posizione e di risultato” è “incrementato di ulteriori 8,3 milioni di euro, al lordo degli oneri a carico dello Stato, per l’anno 2022 e 25 milioni di euro, al lordo degli oneri a carico dello Stato, per l’anno 2023”.

Nell’emendamento in via di approvazione si riporta che “per gli anni scolastici 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022, continuano ad operare le contrattazioni integrative regionali (CIR) sottoscritte tra gli uffici scolastici regionali e le organizzazioni sindacali rappresentative, per la definizione delle retribuzioni di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici a livello regionale, sempre sulla base del riparto regionale delle risorse disponibili sul fondo unico nazionale, di cui all'articolo 4 del citato contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dell'Area V della dirigenza per il secondo biennio economico 2008-2009, disposto dal Ministero dell'istruzione in applicazione dell'articolo 25 del contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dell'Area V della dirigenza per il quadriennio normativo 2006-2009 ed il primo biennio economico 2006-2007, sottoscritto in data 15 luglio 2010”.

Sempre per la retribuzione di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici “si provvede per l’anno 2022, per un importo di 8,3 milioni di euro, mediante riduzione dell’autorizzazione di spesa relativa al Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi di cui all’articolo 1 della legge 18 dicembre 1997, n. 440, e per l’anno 2023, per un importo di 25 milioni di euro, mediante utilizzo delle risorse aggiuntive stanziate dall’art. 1, comma 503 della Legge 30 dicembre 2020, n. 178”.

DS NELLE SCUOLE NORMODIMENSIONATE

Si approvano anche interventi in materia di attribuzione alle scuole di nuovi dirigenti scolastici (assieme ai Dsga): per l'anno scolastico 2021/2022, oltre che per il prossimo anno e il 2023/2024, potranno essere assegnati agli istituti autonomi costituiti da un numero di alunni inferiore a 500 unità, ridotto fino a 300 unità per le scuole collocate nelle piccole isole, nei comuni montani o nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. A questo scopo vengono stanziati “40,84 milioni di euro per l’anno 2022, 45,83 milioni di euro per l’anno 2023 e di 37,2 milioni di euro per l’anno 2024”.