Si avvicina il giorno dello sciopero dei dirigenti scolastici, come da nota Miur, proclamato da Udir e fissato per il 17 maggio, a cui prenderanno parte anche altri sindacati. Come ha recentemente dichiarato il presidente nazionale, Marcello Pacifico, durante un’intervista radiofonica, si protesterà per mettere il ruolo del DS al centro dell’opinione pubblica. Infatti, si è sempre più perso di vista l’enorme lavoro svolto da essi, unitamente alle immani responsabilità che ricadono sulle loro persone, sia civili che penali. Molti i problemi irrisolti, per i quali, ricordiamo, Udir ha presentato specifici emendamenti

Il giovane sindacato ha raccolto la voce dei capi d’istituto, che vogliono far comprendere alle istituzioni e all’opinione pubblica come oggi le scuole e chi ne è a capo non siano tutelati. Tra i problemi più sentiti c’è quello del vulnus stipendiale, contro il quale Udir ha attivato specifici ricorsi al TAR e al giudice del lavoro. Poi c’è la questione irrisolta, priorità assoluta, della mancata sicurezza degli istituti scolastici, problematica per la quale proprio i dirigenti rispondono in prima persona, pure a livello penale, pur avendo un margine di azione molto basso.

La protesta

Udir si appresta a scioperare, poiché crede che, colma ormai la misura, non vi sia altro modo per esternare una protesta che ha origine nel cuore delle scuole, rappresentato dai DS che ogni giorno portano avanti le proprie mansioni di gestione, spesso anche con altri plessi in reggenza, carichi di lavoro e responsabilità, pure penali, a partire dalle problematiche collegate alla sicurezza degli istituti, moltissimi dei quali risalenti a prima del 1970.

Dopo uno sciopero organizzato con grande partecipazione, la protesta trasversale “sarò in ferie!” di un anno fa, oggi Udir  disapprova l’accordo raggiunto tra sindacati e Governo  e conferma la mobilitazione, anche a causa dell’ok della VII Commissione del Senato nelle osservazioni al parere sul disegno di legge concretezza approvato dalla Camera.

Il commento del presidente Udir Pacifico

Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, afferma come stiamo “assistendo purtroppo allo svilimento, continuato, del ruolo del DS, anche a seguito dei recenti provvedimenti legislativi. Noi come sindacato non ci stiamo e scioperiamo per valorizzare una categoria bistrattata, che merita il congruo riconoscimento”.

Il sindacato dà indicazioni sulla partecipazione allo sciopero

Udir invita ufficialmente tutti i DS a scioperare; inoltre, farà richiesta di incontro a Governo e Miur. Infine, il sindacato dà indicazioni precise ai dirigenti scolastici che vogliono partecipare allo sciopero: si ricorda che è necessario inviare all’USR la comunicazione di adesione allo sciopero individuando il sostituto e avvertendo le famiglie del possibile disagio.

Questo il parere della VII Commissione approvato mercoledì 8 maggio 2019.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

SUL DISEGNO DI LEGGE N. 920-B

La Commissione, esaminate le modifiche apportate dalla Camera dei deputati al disegno di legge in titolo,  

            rilevato che l'articolo 2, recante misure per contrastare l'assenteismo, prevede l'introduzione di sistemi di verifica biometrica dell'identità e di videosorveglianza degli accessi per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche, ai fini della verifica dell'osservanza dell'orario di lavoro, e reca un principio generale sullo svolgimento della prestazione nella sede di lavoro da parte dei dirigenti delle amministrazioni pubbliche;           

            preso atto con favore che, nel corso dell’esame presso la Camera, si è disposto che il personale docente ed educativo è escluso dall’ambito di applicazione dell’articolo in esame, mentre i dirigenti scolastici sono soggetti ad accertamento solo ai fini della verifica dell’accesso, secondo modalità stabilite con apposito decreto emanato dal Ministro per la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, previo parere del Garante per la protezione dei dati personali;  

            condivisa la valutazione sottesa a tale modifica, che, da un lato, il fenomeno dell'assenteismo tra i docenti è poco diffuso stante la necessità di prevedere supplenze, e, dall'altro, i dirigenti scolastici sono spesso impegnati su più sedi e hanno contatti anche con altri soggetti esterni alla scuola; 

            considerato altresì che l'articolo 3, nei commi da 1 a 10, interviene in materia di facoltà assunzionali delle amministrazioni statali, di procedure per le assunzioni, di concorsi pubblici e di personale in disponibilità e di assunzioni delle categorie protette;           

            tenuto conto in particolare che, secondo il comma 1, a decorrere dal 2019, le suddette amministrazioni possono procedere ad assunzioni a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale corrispondente a una spesa pari al 100 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente e che resta ferma per il comparto della scuola e delle università l'applicazione delle norme di settore; 

            osservato comunque che, per il 2019, le università - come anche la Presidenza del Consiglio dei ministri, i Ministeri, gli enti pubblici non economici e le Agenzie fiscali - non possono effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato con decorrenza giuridica ed economica anteriore al 15 novembre 2019; 

            esprime, per quanto di competenza, parere favorevole con la seguente osservazione:  

in relazione all'articolo 2, si invita a valutare l'opportunità di prevedere che le modalità di verifica dell'accesso dei dirigenti scolastici siano correlate alla specifica tipologia della prestazione lavorativa.


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