Riparte, dopo una breve pausa, il confronto con il Ministero del Lavoro sulla riforma previdenziale. La CONFEDIR è intervenuta rappresentata dal Segretario Organizzativo, Prof. Marcello Pacifico

Per quanto concerne le misure da inserire nella prossima Legge di Bilancio, la CONFEDIR ritiene positivo, rispetto alle proposte avanzate insieme alle altre Confederazioni della dirigenza che, nella Legge di Bilancio si parli di contratti di solidarietà espansiva, di staffetta generazionale. Siamo in un periodo storico in cui la disoccupazione giovanile ha superato la soglia del 40% e dunque risulta importante quest’attenzione. Siamo invece delusi che, tra le misure, non compaia la separazione tra previdenza ed assistenza da anni richiesta dalla nostra Confederazione. Insistiamo perché questa separazione, non più differibile, sia contemplata nella suddetta legge e ci auguriamo che la Commissione, dedicata a questa tematica, si adoperi alacremente e concluda i lavori in tempi brevi. Una netta separazione della previdenza dall’assistenza e relativi costi agevolerebbe anche l’accoglimento della riforma previdenziale in termini di maggiore flessibilità in Europa. Il Segretario Organizzativo ha affermato che riteniamo, inoltre, favorevole il fatto di estendere l’Ape sociale ai disoccupati senza Naspi o ancora ai lavoratori fragili; si è poi soffermato sulla particolare situazione del personale della scuola. Il Segretario Generale dichiara positiva l’istituzione del tavolo dedicato alla non autosufficienza a cui parteciperà anche il Ministro della Salute Speranza, “sono necessari interventi - ha affermato -Poerio - a sostegno delle persone non più autosufficienti e delle loro famiglie, così come accogliamo con soddisfazione che finalmente sono allo studio del Ministero degli interventi in materia di rivalutazione delle pensioni e di riversibilità, due istituti che negli ultimi anni sono stati fortemente penalizzati a discapito di migliaia di pensionati. La Confederazione, infatti, chiede da anni che in tutte le sedi istituzionali vengano attuati degli interventi correttivi in tali materie, che garantiscano equità e dignità”.