Il Consiglio Nazionale Udir segnala la gravità della situazione in cui versano attualmente i dirigenti scolastici. Senza alcun riconoscimento economico né alcun aiuto a livello di risorse umane e finanziarie legate all’implementazione dello staff, si profila un vero e proprio sfruttamento lavorativo legato ad un aumento del carico di lavoro extracontrattuale ormai al limite della sopportazione umana, delineatosi a seguito di continui provvedimenti emergenziali che costringono a lavorare senza alcuna disconnessione.

Questa situazione fa emergere un disinteresse da parte delle Istituzioni e della politica, è essenziale creare con urgenza misure preventive e riparative riferite ai rischi per la salute. Ricordiamo, in tal senso, che i comportamenti omissivi di chi dovrebbe farsi carico della salute dei lavoratori implicano comunque responsabilità e che la mancanza di risorse, come viene abbondantemente fatto nella gestione della situazione emergenziale per altre categorie di lavoratori della scuola, dimostra mancanza di volontà al di là di promesse e proclami che non vengono tramutati in fatti concreti

Tutti i dirigenti scolastici in questo momento si trovano ad affrontare molte criticità nella gestione della situazione, con delle armi spuntate che gravano psicologicamente sulla loro persona quasi 24 ore al giorno 7 giorni su 7

Il continuo bombardamento di norme e circolari in contrasto fra loro e con palesi incoerenze tra i diversi ranghi delle fonti di diritto, espone i dirigenti al rischio di denunce da parte sia dei superiori sia dei sottoposti, sia in caso di applicazione sia di disapplicazione, con conseguente carico di stress (basti pensare, a titolo semplificativo, alle ambiguità normative circa la proroga dello stato di emergenza o alle criticità sulla gestione del trattamento dei dati)

È sempre maggiore la perdita del focus educativo del loro lavoro, carico di burocrazia, in contrasto con quello spirito dell’autonomia scolastica che implicherebbe maggior impiego di energia sul territorio e nei plessi; si assiste giornalmente all’assunzione di responsabilità che dovrebbero competere per esempio alle autorità sanitarie e agli uffici ministeriali

Marcello Pacifico, Presidente Nazionale Udir, ha affermato che “crediamo e chiediamo con forza che sia necessario prendere atto della situazione e porre fattivamente rimedio con immediate misure transitorie e strutturali da inserire nel prossimo rinnovo contrattuale. Chiediamo l’applicazione dell’istituto della reggenza per assenze più brevi (ad esempio di almeno 20 giorni, escluse le ferie se non residuali e in scadenza), di evidenziare il diritto alla disapplicazione di norme contrarie all’ordinamento giuridico, secondo quanto previsto dal dettame costituzionale e dal DPR 3/1957, o per le quali è dubbia la competenza del ds, di rendere veramente applicabile il diritto alla disconnessione e in ultimo, ma non meno importante, di pretendere con estrema urgenza, anche ai sensi del D.Lgs. 81/2008, un monitoraggio sulle condizioni psicofisiche della categoria”.

I Dirigenti sono stanchi di subire questa situazione che influisce negativamente sia sulla sfera personale che in quella professionale, ingiusta ricompensa all’incessante servizio che ha garantito, insieme a tutti i dipendenti Docenti e ATA, il regolare funzionamento delle Istituzioni scolastiche.