Le vicende di questi giorni ripropongono l’annosa questione del rischio di caduta dall’alto per la mancata messa in sicurezza delle strutture scolastiche italiane, nonché la valutazione sulla vulnerabilità sismica degli stessi edifici, la metà dei quali costruiti prima degli anni Settanta, al fine di ottenere la relativa classificazione. Su questo versante l’Udir nel corso dell’anno ha messo in campo dei seminari su tutto il territorio nazionale, rivolti ai Dirigenti Scolastici ed agli addetti del settore aventi come oggetto le “R” della responsabilità, tra cui quella attinente proprio alla sicurezza: nel corso degli incontri è stato ampiamente sviscerato il problema della sicurezza a scuola in merito all’impiantistica antincendio e alla messa in sicurezza delle strutture contro il rischio sismico. Tutte norme che, però, continuano sistematicamente a non essere adottate. E non certo per colpa dei dirigenti scolastici, cui fanno capo le responsabilità avendo però le mani legate e nessun margine di iniziativa se non di sollecitare interventi. L’Udir in tempi non sospetti aveva presentato, in formale audizione alla Camera dei Deputati, un titolo aggiuntivo al decreto legislativo 81/08, per individuare le responsabilità, le competenze e le modalità d’attuazione dei controlli e verifiche del patrimonio dell’edilizia scolastica italiana.

Per approfondire anche questi temi, Udir nel prossimo week end ha organizzato a Palermo una due giorni di confronti: un convegno nazionale, che si terrà il 19 maggio presso l'Hotel San Paolo, e un evento, il 20 maggio, sulla crescente violenza e sul bullismo nelle scuola, in programma nello stesso luogo. La partecipazione e il soggiorno sono gratuiti: inoltre, per i dirigenti scolastici è previsto un rimborso delle spese di viaggio.

 

Marcello Pacifico (presidente Udir): La figura istituzionale del dirigente scolastico in merito agli impianti ed alle strutture non ha alcun potere decisionale, né tantomeno di spesa, su immobili che hanno la loro titolarità nei Comuni e Provincie o Provincie Metropolitane: sono questi enti locali, infatti, ad essere tenuti per obblighi normativi alla manutenzione straordinaria ed ordinaria degli edifici scolastici. Oggi l’Udir torna a chiedere con forza che questo nuovo governo, con le costituenti prossime commissioni parlamentari Lavoro e Cultura, possa riprendere quanto già da noi proposto al fine di creare una commissione tecnica permanente di monitoraggio con il compito di cambiare la norma, riequilibrando l’asset normativo attuale, purtroppo del tutto carente per le istituzioni scolastiche, le quali rappresentano delle atipicità e peculiarità che non possono essere equiparate a qualunque altra azienda del nostro territorio. Serve una governance vera, in grado di fornire i giusti input propulsivi, affinché possa partorire nell’immediatezza un nuovo titolo da aggiungere al Testo unico, a garanzia dell’incolumità dei lavoratori e dei nostri figli.

 

 

Sono passati pochissimi giorni dalla tragedia sfiorata ad Eboli, a seguito del crollo di porzione di intradosso di solaio della scuola dell'infanzia Vincenzo Giudice, con tre bambini sotto choc ricoverati in ospedale: come al solito, sul caso è già sopraggiunto un inquietante silenzio, sebbene abbia fatto seguito, a Fermo, il crollo del tetto di un’aula di un istituto tecnico, dove erano stati svolti dei lavori successivamente al terremoto del 2016. Eppure, le vicende di questi giorni ripropongono l’annosa questione del rischio di caduta dall’alto per la mancata messa in sicurezza delle strutture scolastiche italiane, nonché la valutazione sulla vulnerabilità sismica degli stessi edifici, la metà dei quali costruiti prima degli anni Settanta, al fine di ottenere la relativa classificazione.

Su questo versante, l’Udir nel corso dell’anno scolastico ha messo in campo dei seminari su tutto il territorio nazionale, rivolti ai Dirigenti Scolastici ed agli addetti del settore aventi come oggetto le “R” della responsabilità, tra cui quella attinente proprio alla sicurezza: nel corso degli incontri è stato ampiamente sviscerato il problema della sicurezza a scuola in merito all’impiantistica antincendio e alla messa in sicurezza delle strutture contro il rischio sismico. Tutte norme che, però, continuano sistematicamente a non essere adottate. E non certo per colpa dei dirigenti scolastici, cui fanno capo le responsabilità avendo però le mani letteralmente legate e nessun margine di iniziativa se non di sollecitare interventi.

“È aberrante pensare all’individuazione del datore di lavoro quale titolare dell’attività nel capo d’istituto, con le responsabilità penali previste dal Testo unico sulla sicurezza del lavoro a proposito del datore di lavoro – spiega Marcello Pacifico, presidente Udir - perché, a ben vedere, la figura istituzionale del dirigente scolastico in merito agli impianti ed alle strutture non ha alcun potere decisionale, né tantomeno di spesa, su immobili che hanno la loro titolarità nei Comuni e Provincie o Provincie Metropolitane: sono questi enti locali, infatti, ad essere tenuti per obblighi normativi alla manutenzione straordinaria ed ordinaria degli edifici scolastici”.

L’Udir in tempi non sospetti, all’inizio del corrente anno, aveva presentato, in formale audizione alla Camera dei Deputati, un titolo aggiuntivo al decreto legislativo 81/08, per individuare le responsabilità, le competenze e le modalità di attuazione dei controlli e verifiche del patrimonio dell’edilizia scolastica italiana. Nella proposta Udir si prevede, infatti, che il capo d’istituto venga “esonerato dalle valutazioni di cui all’art. 28 del presente Decreto, attinenti ai rischi di natura strutturale ed impiantistica relativamente alle Istituzioni Scolastiche ed Educative di propria pertinenza; fermo restando gli obblighi di cui all’art. 18, comma 3-ter del presente decreto, limitatamente alle comunicazioni per la vigilanza e sorveglianza durante la gestione delle attività didattiche, esonerando in toto lo stesso Dirigente Scolastico da ogni responsabilità sia di natura civile che penale”.

“Oggi l’Udir – annuncia il suo presidente - torna a chiedere con forza che questo nuovo governo, con le costituenti prossime commissioni parlamentari Lavoro e Cultura, possa riprendere quanto già da noi proposto al fine di creare una commissione tecnica permanente di monitoraggio con il compito di cambiare la norma, riequilibrando l’asset normativo attuale, purtroppo del tutto carente per le istituzioni scolastiche, le quali rappresentano delle atipicità e peculiarità che non possono essere equiparate a qualunque altra azienda del nostro territorio”.

In conclusione, sempre secondo il leader del giovane sindacato dei dirigenti scolastici, “è giunto il momento di dare una nuova svolta, iniziando da una governance vera, in grado di fornire i giusti input propulsivi, affinché possa partorire nell’immediatezza un nuovo titolo da aggiungere al Testo unico sulla sicurezza del lavoro, a garanzia dell’incolumità dei lavoratori e dei nostri figli, i quali quotidianamente trascorrono gran parte della giornata in ambienti diversi dalle proprie abitazioni”.

Per approfondire anche questi temi, Udir ha organizzato a Palermo nel prossimo week end una due giorni di confronti: attraverso un convegno nazionale, che si terrà il 19 maggio presso l'Hotel San Paolo, e con un evento, il 20 maggio, sulla crescente violenza e sul bullismo nelle scuola, in programma nello stesso luogo. La partecipazione e il soggiorno sono gratuiti: inoltre, per i dirigenti scolastici è previsto un rimborso delle spese di viaggio.

Scarica la locandina del convegno nazionale di giorno 19 e invia la scheda di partecipazione.

Scarica la locandina del convegno nazionale di giorno 20 e invia la scheda di partecipazione.

 

 

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