Udir conferma la volontà di ricorrere al contratto appena sottoscritto per il recupero della RIA nel FUN e della perequazione piena dal 2016 previste dalla normativa, facendo dichiarare illegittimi gli eventuali CIR. L'iniziativa legale partirà subito dopo la sottoscrizione definitiva per attribuire migliaia di euro sottratti a ogni dirigente.

Sono trascorsi quattro mesi dalla sottoscrizione dell'ipotesi di contratto e ora si aspetta il parere del Ministero della Funzione Pubblica per poter procedere ad assegnare i miseri aumenti degli stipendi e iniziare ad armonizzare la retribuzione di posizione parte fissa tra i dirigenti scolastici confluiti nella stessa area dell'istruzione e della ricerca.

Intanto il Miur conferma il taglio del FUN per il 2017/2018, dando avvio alla firma dei CIR regionali, incurante di quanto disposto dalla legge 'semplificazione' sullo sblocco del salario accessorio. Si tratta di, almeno, un taglio di 5 mila all'anno per ogni preside rimasto in servizio. Rimane, pertanto, critica la posizione di Udir che avvierà le iniziative legali annunciate da tempo alla firma definitiva del contratto già scaduto per far rientrare la RIA degli ex presidi andati in quiescenza dal 2012 e ridefinire il FUN e conseguentemente gli stipendi erogati dal 2016.

Se dal dicastero dell’Economia e delle Finanze di Via XX Settembre arriva il via libera alla sospirata firma del Contratto collettivo nazionale per la dirigenza scolastica, già sottoscritto con i sindacati rappresentativi lo scorso mese di dicembre, tuttavia, non si può tacere come anche la perequazione interna tra le ex aree confluite nella stessa area per un recupero netto a favore dei ddss di almeno 8 mila euro annui, debba avvenire dal 2016 e non a pieno regime dal 2020. Anche su questo, pertanto, Udir ricorrerà al tribunale.

Prima di vedere assegnati i mini-aumenti previsti, quasi offensivi per la mole di lavoro che porta incessantemente avanti ogni giorno la categoria dei dirigenti scolastici, il testo del Ccnl passa ora all’esame del Dipartimento della Funzione Pubblica: l’obiettivo dichiarato rimane quello di assegnare la retribuzione di posizione parte fissa tra i dirigenti scolastici confluiti nella stessa area. Non appena sarà firmato definitivamente, il giovane sindacato avvierà le iniziative legali per le quali ha già ricevuto parecchie adesioni.

 

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