L’emendamento al Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 22, proposto dal sindacato dei presidi UDIR si pone l’obiettivo di sbloccare la grave situazione di disagio cui sono soggetti numerosi dirigenti scolastici nominati fuori regione e di evitare l’ulteriore stallo della mobilità interregionale dei vincitori del concorso 2017, nonché i dirigenti scolastici in ruolo da anni assegnati fuori della propria regione, al fine di facilitarne il rientro a fronte di nuovi posti resi vacanti

Marcello Pacifico (presidente nazionale Udir): “Chiediamo alla politica di farsi carico del disagio dei tanti dd.ss. assunti fuori dalla loro regione e che vivono difficoltà esistenziali ed economiche derivanti dalla loro attuale condizione, con l’aggravante di non avere alcuna prospettiva di un rientro a casa in tempi ragionevoli. Le norme sulla mobilità sono necessarie rispetto al contratto firmato dalle sigle sindacali, perché rispondono a una esigenza straordinaria che ha visto limitata la libertà personale e l’assunzione su graduatoria nazionale di migliaia di nuovi presidi, spesso lontani da casa e limitati negli spostamenti a causa del Covid-19”

Ieri Udir è stato audito al Senato: il ds Vito Lo Scrudato, presidente regionale della Sicilia, ha illustrato le dieci proposte di modifica. Oltre alla proposta di sbloccare la grave situazione di disagio cui sono soggetti numerosi dirigenti scolastici nominati fuori regione, gli altri nove emendamenti proposti riguardano esigenze sorte in questo stato di emergenza sanitaria, in particolare la didattica a distanza e la volontà di riaffermare il ruolo, il significato e la piena praticabilità dell’autonomia scolastica.

Nel dettaglio le proposte più significative del giovane sindacato dei presidi:

  • Criteri di valutazione degli apprendimenti. Le strategie e le modalità dell’eventuale integrazione e recupero degli apprendimenti e del recupero dei percorsi svolti in modalità didattica a distanza, a conclusione dell’anno scolastico 2019/2020, sono demandate agli organi collegiali delle singole istituzioni scolastiche. La forte valenza dell’autonomia scolastica infatti non può essere sospesa nella nuova drammatica situazione sanitaria. Le scuole del nostro Paese hanno fin da subito, dall’insorgere dell’emergenza, messo in campo una nuova modalità di didattica attraverso le tecnologie a distanza, realizzando così gran parte degli obiettivi formativi previsti dai curricoli, e in più suscitando negli allievi una serie di competenze aggiuntive legate all’utilizzo di strumenti nuovi in una condizione di necessità, tuttavia ricca di stimoli e soluzioni.
  • Proroga contratti dirigenti scolastici a.s. 2020/2021 presso le scuole all’estero prevedendo l’utilizzazione del personale dirigente attualmente in servizio, al fine di sopperire alla mancanza dell’organico a seguito dell’esaurimento delle graduatorie, nell’impossibilità per il Ministero di emanare un nuovo bando con istituzione delle apposite commissioni di valutazioni.
  • Formazione delle classi con 20 alunni per distanziamento sociale e tutela salute degli studenti, 18 nelle zone rosse. Il miglioramento del rapporto alunni/docenti ha ricadute positive sulla didattica e sull’apprendimento degli alunni e consente di assicurare agli studenti ambienti idonei allo svolgimento delle attività, laboratori e aree comuni di condivisione. Ridurre il numero massimo di alunni per classe garantisce inoltre sicurezza, igiene e vivibilità degli ambienti di apprendimento. Rivedere il rapporto tra alunni e docenti è necessario altresì in vista della piena integrazione degli studenti disabili, spesso inseriti in classi composte da più di 20 allievi, in deroga a quanto previsto dall’attuale normativa.
  • Didattica a distanza. Nel rispetto del ruolo degli organi collegiali, ciascuna istituzione scolastica adotta un orario delle lezioni unico comprendente sia la DaD in video conferenza sia il lavoro di somministrazione di materiali di studio nelle classi virtuali che nelle diverse modalità comunicative interattive, ovvero in didattica a distanza asincrona. Ciò nel rispetto del monte ore previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro vigente. Il registro elettronico è utilizzato dal docente per registrare anche le presenze degli alunni nelle classi virtuali e valutarne il profitto. Nell’attuale situazione si dà piena legittimazione alle attribuzioni degli organi collegiali in funzione deliberante, sia per i collegi docenti convocati in videoconferenza sia per i consigli d’istituto e per le giunte esecutive; si esercitano pienamente, altresì, le prerogative di elaborazione e di deliberazione dei consigli di classe, dei dipartimenti disciplinari e dei gruppi di progetto delle attività per l’ampliamento dell’offerta formativa. La proposta intende garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche anche se a distanza, confermando il ruolo centrale degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche.
  • Rimborsi dei viaggi d’istruzione. Per la sospensione dei viaggi e delle iniziative d'istruzione disposta in ragione dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020, si applica l'articolo 1463 del codice civile nonché quanto previsto dall'articolo 41, comma 4, dell'Allegato 1 al decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79, in ordine al diritto di recesso del viaggiatore prima dell'inizio del pacchetto di viaggio. La disposizione si colloca nell’ottica di permettere alle pubbliche amministrazioni e alle famiglie di recuperare le somme anticipate ai fini dei viaggi d’istruzione, formazione e gemellaggio stante l’impossibilità totale e sopravvenuta della prestazione.

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