Il giovane sindacato dei dirigenti scolastici si dice soddisfatto, poiché è stato avallato il modello pensato dai presidi Udir che, attraverso un emendamento presentato da poco in Senato, aveva previsto l’importanza della valorizzazione dell’apprendimento scolastico dell’intero percorso formativo

La ministra dell’Istruzione, ha dichiarato che, per quanto riguarda la Maturità, "l'esame rappresenta la conclusione di un percorso e per questo i crediti prima della pandemia erano 40, poi c'erano gli altri 60 legati alle prove. Ora deve essere valorizzato il percorso di studi di più: quel 60 saranno i crediti dai quali gli studenti potranno partire e 40 la prova orale". La ministra ha continuato affermando che “questo sarà un giusto riconoscimento all'impegno, poi ci sarà la possibilità di far sì che l'esame orale parta da un argomento che non sarà una tesina, ma un colloquio su una parte di programma scelta con i loro professori". Il Ministro ha anche confermato che la data d’inizio degli esami sarà il 17 giugno.

IL PARERE DI UDIR

Udir, che di recente ha presentato degli emendamenti al Senato, si dice soddisfatto; infatti, aveva previsto proprio una modifica per l’Attribuzione del punteggio dell’Esame di Stato: nello specifico, il sindacato aveva chiesto, al comma 4, alla lettera c), di aggiungere il seguente periodo: “fermo restando l’attribuzione del punteggio previsto per le prove scritte al credito scolastico e l’innalzamento del limite massimo di 20 punti per il colloquio”.

Udir, infatti, è del parere che la straordinaria formulazione dell’Esame di Stato senza le prove scritte impone una redistribuzione del punteggio ai fini dell’attribuzione del voto finale. Così facendo si vuole valorizzare l’apprendimento scolastico nell’insieme del percorso formativo. 

 

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