Da settembre scorso nessuno ne parla più. Sono trascorsi quasi 10 mesi dell’apertura delle trattative per il rinnovo contrattuale per l’Area “Istruzione e Ricerca”, in cui si è avuto un primo timido confronto tra l’Amministrazione e le Organizzazioni sindacali per la redazione dell’Atto di indirizzo, come previsto nel Patto per la Scuola. 

Ormai son ben note a tutti le varie problematiche relative alla Dirigenza scolastica. I problemi sono sempre quelli, se non addirittura aumentati ed accentuati, visti i carichi di lavoro via via sempre più crescenti, dovuti alla burocratizzazione della scuola, dalla pandemia e al post-pandemia. Esistono diverse criticità, già più volte emerse e denunciate dal sindacato, vissute quotidianamente dalla categoria con grosse difficoltà. È ora di affrontarle.

“La valorizzazione delle figure di sistema (come più volte richiesto) è e sarà un nostro cavallo di battaglia. Sono figure centrali per il buon funzionamento di questa organizzazione, così complessa, che è la nostra scuola. Il mentoring, il tutoring, il coaching sono figure chiave, decisive, che devono essere strutturate e contrattualizzate. Di tutto questo di certo il Ministro ne è a conoscenza” dichiara il presidente Nazionale, Marcello Pacifico. 

Ma quello che oggi balza maggiormente all’occhio è che non si parla più di aumenti stipendiali in un periodo così delicato dove la perdita del potere di acquisto e l’inflazione ne fanno da padroni.  In un periodo in cui si stanno rinnovando i contratti per altri comparti e aree. L’Aran, ad esempio, ha già concluso le trattative per il rinnovo del contratto per il personale del Comparto Sanità per il triennio 2019-2021, siglando il 15 giugno 2022, con le parti sindacali, l’Ipotesi di Contratto collettivo nazionale di lavoro così come il 09 maggio 2022 si sono concluse le procedure per il rinnovo contrattuale del Comparto Funzioni Centrali, periodo di riferimento 2019-2021 sottoscrivendo in via definitiva il testo. 

Per la dirigenza scolastica siamo in forte ritardo. L’ultimo contratto sottoscritto risale all’8 luglio 2019, relativo al triennio 2016-2018. 

“Ricordiamo che a conclusione del confronto dell’otto settembre, tutte le organizzazioni sindacali hanno dichiarato l'urgenza della questione salariale per la dirigenza scolastica agganciata alla necessità di sanare le evidenti e manifeste disparità di trattamento economico con gli altri Dirigenti dello Stato”, commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir. Ancora oggi i dirigenti scolastici non percepiscono la retribuzione di parte variabile spettante, legata all’incapienza del FUN. Il giusto riconoscimento retributivo equiparato alla dirigenza pubblica e la valorizzazione delle professionalità della scuola (figure di sistema) saranno alla base delle prossime richieste contrattuali che porterà avanti Udir con forza e decisione”, conclude Pacifico.