Udir, sindacato che tutela i dirigenti scolastici, ha suggerito degli emendamenti alla V commissione Bilancio all’AS 345, Conversione in legge del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176, recante misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica”.  Le proposte emendative riguardano: Mobilità dirigenti scolastici; Reclutamento Dirigenti Scolastici; Ripristino importi FUN Dirigenti scolastici.

Per quanto riguarda la Mobilità, “la norma si pone l’obiettivo di sbloccare la grave situazione di disagio a cui sono soggetti numerosi Dirigenti Scolastici collocati fuori regione e di evitare l’ulteriore stallo della mobilità interregionale a cui sarebbero soggetti molti dei Dirigenti Scolastici vincitori del concorso 2017 e collocati fuori regione nonché i dirigenti scolastici in ruolo da anni e assegnati fuori della propria regione, a seguito dei divieti di spostamento dettati dalla pandemia”. Per quanto concerne il Reclutamento Dirigenti Scolastici “considerati i numeri delle scuole ancora oggi in reggenza risulta ragionevole intervenire per semplificare le procedure di reclutamento dei Dirigenti Scolastici, prevedendo la conferma in ruolo dei ricorrenti avverso il bando di concorso 2017 al fine di sanare il contenzioso in corso presso i tribunali amministrativi, o in alternativa la collocazione dei suddetti ricorrenti in coda alla graduatoria di merito del concorso DDG 1259/2017.  Alla copertura si provvede mediante utilizzo delle risorse destinate alla contrattazione collettiva nazionale di lavoro in favore dei Dirigenti Scolastici integrate da quelle previste dall’articolo 1, comma 86 e seguenti della legge 13 luglio 2015, n. 107, come modificata dall’articolo 1, comma 591, della legge 29 dicembre 2017, n. 205”. A proposito del Ripristino degli importi previsti del FUN per i Dirigenti scolastici, “la norma esclude il limite per la costituzione del fondo per il salario accessorio anche per gli assegni relativi alla retribuzione individuale di anzianità dei Dirigenti Scolastici cessati dal servizio a partire dal 31 agosto 2015, che devono confluire nel FUN annuale, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 178/15 e della sottoscrizione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’08 luglio 2019 per il Triennio 2016-2018. La copertura finanziaria si avvale di risorse già stanziate dalla precedente legge di stabilità e risorse già disponibili per il rinnovo contrattuale”.

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