Il recente Decreto Anticipi, pubblicato il 18 ottobre in Gazzetta Ufficiale, ha introdotto un importante cambiamento per i dipendenti pubblici: un aumento dell’indennità di vacanza contrattuale per il 2024, passando dal 0,5% al 3,4% per un assegno che i dirigenti scolastici riceveranno a dicembre in media di 2 mila euro.

Questo, come indicato nell’articolo 3 del Decreto Legge 145/2023, non rappresenta un pagamento retroattivo, ma un anticipo pertanto non spetta a chi non sarà più in servizio nel 2024.

Ma secondo i conti del giovane sindacato dei dirigenti scolastici retto da Marcello Pacifico, mancano altri 8 mila euro che lo Staro deve restituire per il mancato adeguamento dell'indennità di vacanza contrattuale rispetto al tasso di inflazione certificato a partire dal 2019 fino al tasso di inflazione programmata per il 2024.

Il problema è ancora più grave infatti per i dirigenti scolastici che hanno il contratto scaduto dal 2018.

Nell'ultimo triennio l'inflazione è salita di 18 punti a fronte di 5 punti complessivi che avranno i presidi nel rateo di dicembre, mentre per il mancato finanziamento della IVC per il 2023 è pendente un ricorso presso la Consulta.

Per queste ragioni Udir ha predisposto una diffida che sarà resa disponibile a tutti gli iscritti e a coloro che vorranno iscriversi procedendo con l’adesione al seguente link al fine di interrompere i termini di prescrizione e recuperare fino a 8 mila di arretrati.

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