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Udir ha chiesto di consentire anche ai dirigenti dell’area dell’istruzione e della ricerca la possibilità di presentare domanda di pensionamento anticipata. In audizione a partire dalle 19.15 a Palazzo Madama, presso la XI Commissione del Senato della Repubblica, sono stati chiesti dalla delegazione una serie di emendamenti che vogliono tutelare anche il ruolo del capo d’istituto.

 

 

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È iniziato l'iter della conversione in legge del decreto approvato dal CdM che apre per il prossimo triennio una “finestra” per andare in pensione già a 59 anni con “Opzione Donna” e 62 per tutti. Domani, alle 19.15, i due giovani sindacati del personale docente, Ata e dirigente della scuola presenteranno alla commissione Lavoro di Palazzo Madama le proposte specifiche emendative, per la peculiare situazione dei lavoratori del comparto e dell'area dell'istruzione e della ricerca. Sempre da domani, i lavoratori dell’istruzione potranno cominciare ad inviare la propria adesione a quota 100.

 

 

Le procedure e i criteri per la definizione della Programmazione nazionale in materia di edilizia scolastica erano già state pubblicate per il triennio 2018-2020. Le regioni furono autorizzate a stipulare mutui, con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, con la finalità di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di edifici scolastici, nonché per la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici. Udir, da sempre presente nelle battaglie atte a tutelare i dirigenti scolastici in tema di sicurezza, riporta l’analisi dell’ingegner Natale Saccone.