italia

DOVE SIAMO

La nostra struttura coprirà
tutte le regioni italiane.

SCOPRI ADESSO COME FARNE PARTE!

Come riportato dal quotidiano Il Mattino, in Campania è caos dirigenti scolastici: scatta infatti l'obbligo di rotazione. “La legge Severino esiste ormai da oltre 10 anni ma le «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione dell'illegalità della pubblica amministrazione» finora non erano mai state applicate nel mondo della scuola. Le avvisaglie di un cambiamento sono iniziate a ottobre ma solo a gennaio l'Anac, autorità Nazionale anticorruzione, ha inviato una nota in cui ha ricordato l'obbligo di rotazione per i dirigenti scolastici per prevenzione alla corruzione come definito da un'indicazione del codice confermata nel 2012. Pur considerando le istituzioni scolastiche a ridotto rischio corruttivo come espresso da una delibera del 2017 l'Anac ha richiamato a una graduale rotazione dei dirigenti scolastici”.

Il sindacato Udir ritiene "più che condivisibili" le dichiarazioni del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara sull'inadeguatezza degli stipendi dei dirigenti scolastici, il cui contratto è scaduto da oltre cinque anni.

Leggi qui

Cumpara baterie de tractiune in Romania https://batteriesromania.com/ .

“Voglio ringraziare” i dirigenti scolastici “per lo straordinario lavoro che, con stipendi del tutto inadeguati, in tutti questi anni hanno fatto. Quando li incontro vedo la passione, vedo la gioia”: da parte del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara c’è riconoscenza verso i presidi italiani. In un intervento tenuto a Fiera Didacta, a Firenze, Valditara ha detto che vuole “docenti e dirigenti scolastici come veri attori di questo cambiamento”.  

Secondo la bozza di testo presentata al senato, nel prossimo Milleproroghe è previsto un rinvio delle norme per l’adeguamento antincendio dei locali ad uso scolastico ed equiparati. È giusto di ricordare che le prime scadenze previste per l’adeguamento degli istituti risale al 1992; da allora la differenziazione delle scadenze previste tra locali ad uso educativo, ricettivo e didattico, che ha prodotto non pochi problemi agli istituti nei cui locali si svolgevano più attività, sia le perenni esiguità di bilancio, hanno fatto sì che i termini per il citato adeguamento slittasse di periodo in periodo fino all’attuale proposta del 31 dicembre 2024.