Il giovane sindacato Udir, al fine di tutelare i dirigenti scolastici, soprattutto quelli neo assunti, ha predisposto una checklist di adempimenti per la sicurezza, avvalendosi della collaborazione dei suoi esperti in quest’ambito. Per informazioni scrivere all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La prima campanella è sempre più vicina e i DS si preparano a prendere nuovamente in mano le fila degli istituti che dirigeranno. Un tema da non sottovalutare, come il sindacato ha più volte sottolineato, è proprio quello della sicurezza; basti pensare che ogni preside, tra amministrativo, civile e penale, si ritrova oggi con 105 capi d'imputazione potenziali sulla testa.

Al fine di tutelare l’operato dei DS, Udir ha predisposto una checklist contenente delle richieste di pertinenza del dirigente scolastico, oltre le misure compensative già adottate in merito alla sicurezza e all’igiene nei luoghi di lavoro come previsto dall’art. 18 c. 3 D.Lgs 81/08 integrato dal D.Lgs 106/09.

Cosa fare

Infatti, attraverso la checklist, in riferimento alle carenze strutturali e non, cosi come previsto dal Testo Unico sulla sicurezza, il dirigente scolastico “presenta istanza formale di acquisizione, documentazione e, congiuntamente, richiesta d'interventi per i plessi afferenti l'Istituzione rappresentata”. Inoltre il DS reitera l’istanza di trasmissione di copia o della dichiarazione attestante l’esistenza della documentazione per gli immobili scolastici dell’edificio centrale e dei plessi sedi dell’istituzione scolastica, tra cui: il certificato di agibilità ad uso istituzione scuola; il certificato di agibilità statica per palestre ed impianti sportivi in generale; il certificato di collaudo statico delle strutture, e altro ancora.

Altresì, per garantire la salvaguardia degli utenti e del personale dell’istituto, viene richiesta pure l’effettuazione di controlli e adempimenti a carico dell’Ente Locale proprietario dell’immobile per le sedi dell’istituto, tra cui: il controllo ed eventuale manutenzione e trasmissione dell’atto di autorizzazione per tutti gli impianti istallati per caldaie, pompe antincendio e quant’altro insieme ai rispettivi certificati di conformità; la manutenzione per tutte le macchine come previsto dalla direttiva macchine e relativi fascicoli tecnici; interventi di manutenzione su impianto antincendio ed idranti; la sostituzione di estintori vecchi scaduti con età superiore ai 10 anni di vita, e altro ancora.

In conclusione, attraverso l’istanza di realizzazione degli interventi a carico dell’ente locale (art. 18, c.3 del d.lgs. 81/2008), si intende dunque assolto l’obbligo di competenza del dirigente scolastico, secondo quanto previsto dal secondo periodo dello stesso comma 3.

Il commento del presidente di Udir

Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, fa notare come sia davvero “necessario tutelare le proprie persone attraverso l’invio dell’istanza che ha il fine di dispensare il DS da responsabilità che non gli competono. Per esempio, sono oltre 27mila i plessi scolastici esistenti in Italia, in zone ad alta sismicità e in molte delle regioni già interessate da questo provvedimento, che necessiterebbero di essere adeguate alla normativa. Senza considerare la burocrazia. Basti pensare che solo i passaggi d’attribuzione degli appalti e i successivi ribassi di gara potrebbero portare via più tempo di quanto stabilito dal decreto, con la speranza che i movimenti bradisismici concedano il tempo di concludere gli interventi senza ulteriori danni a cose e persone, specie ai dirigenti scolastici mantengono sempre la culpa in vigilando per la salute fisica delle persone all’interno dei plessi degli istituti a loro assegnati”.

“Ci sembra davvero che lo Stato non riesca a tutelare i DS e allora ci è sembrato opportuno pensare a una misura che possa sopperire a ciò. Invitiamo tutti i soci a scrivere all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per poter ricevere l’istanza da inviare poi al Comune in cui ricade la scuola”.

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