Radice

Come se non bastassero i già tanti problemi e le responsabilità che ricadono sulla persona del dirigente scolastico, molti DS devono fare i conti anche con l’assenza di personale che coadiuva e integra il loro operato. In tantissime scuole l’anno scolastico è iniziato senza Dsga e alcuni istituti sono stati dati nuovamente a reggenza. Ad esempio, la situazione è critica nella provincia di Cagliari, dove diversi Dirigenti Scolastici si trovano in gravissime difficoltà a causa della mancata nomina del Direttore Amministrativo. Numerosi istituti si avviano purtroppo al collasso, mentre i Dirigenti versano già in uno stato di prostrazione, preoccupati per una gestione impossibile e avviliti dal disinteresse e dall’inerzia totale dell’USR e del Ministero che risultano informati della situazione. In una riunione di Ambito tenutasi due giorni fa, i Dirigenti delle scuole prive di Dsga, dopo avere evidenziato pure l’inattività dell’Amministrazione Regionale e del Ministero, hanno preso l’iniziativa di redigere una seconda nota da inviare al Direttore dell’USR e al Ministero per chiedere un incontro e una soluzione “Assenza di Direttori SGA su posti vacanti: richiesta soluzioni”.

 

 

I sindacati rappresentativi si sono incontrati ancora una volta l’11 ottobre per parlare di trasferimenti, deleghe, rotazione degli incarichi e valutazione, ma non di aumenti stipendiali, RIA, perequazione esterna, FUN, indennità di vacanza contrattuale. Passa la linea di Udir di affrontare con serietà il tema dello stress da lavoro correlato dopo quanto denunciato nei primi seminari “Io Dirigente. Sicurezza, Salute, Retribuzione, Relazioni sindacali”, in cui è intervenuto anche il dott. Vittorio Lodolo d’Oria.

 

Ieri, 11 ottobre, ha avuto luogo un altro incontro, il sesto, all’Aran con le organizzazioni sindacali: focus, il CCNL dell’Area Istruzione e Ricerca. Nel corso della riunione, sono state prese in considerazione soprattutto le specificità della sezione del contratto relativa ai DS. Tra i tanti temi oggetto di discussione: la formazione dei dirigenti scolastici, la mobilità, la rotazione degli incarichi e la ricostruzione del rapporto di lavoro, il numero dei posti rispetto a quelli vacanti e disponibili, la sostituzione in caso di ferie e assenze. Inoltre, è noto che il prossimo incontro verterà sulle relazioni sindacali. Circa la questione del contratto non si è arrivato a nulla. Come Udir aveva già previsto qualche giorno fa, nessuna parola è stata spesa sulla perequazione interna tra gli ex presidi assunti prima del 2001 e i dirigenti scolastici assunti dopo, di quei 5 mila euro che non ci sono nelle buste paga dei neo-assunti, di cui si aspetta la decisione della Cassazione su un ricorso patrocinato proprio dal giovane sindacato che invita gli interessati a richiedere la diffida specifica a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Inoltre, risulta dispersa anche l'assegnazione al FUN della RIA di quei presidi cessati dal servizio dal 2014 di cui non c'è traccia nei resoconti sindacali.

Il problema delle reggenze è stato più volte sollevato da Udir, giovane sindacato che tutela la categoria dei DS: con l’inizio del nuovo anno scolastico, infatti, una scuola su quattro non ha un dirigente, con casi traumatici in Sardegna e nel Friuli dove è in servizio soltanto il 60% dei dirigenti scolastici. Secondo il sindacato la soluzione deve essere tempestiva, semplificando, in primis, le procedure di selezione e formazione del nuovo concorso in atto; è, inoltre, necessario riaprire una procedura riservata ai ricorrenti del 2011, per evitare l’annullamento del corso riservato svoltosi nel 2015, quando si pronuncerà la Consulta in autunno sulla Buona Scuola. Ogni sede di dirigenza, infatti, già gestisce tre-cinque plessi, spesso dislocati anche in comuni diversi, per non parlare poi delle reggenze che, per neanche 3 mila euro annui lordi in più per DS, decretano la gestione di altri istituti a diversi chilometri di distanza, con rischi quotidiani legati alla sicurezza, alla normale gestione dell’attività didattica e dell’offerta formativa.

A tale proposto, Udir ha raccolto l’esperienza di una dirigente scolastica abruzzese, Maria Patrizia Costantini, che, oltre a palesare le difficoltà legate alla reggenza, si sofferma pure sul contatto DS, altra problematica rilanciata dal sindacato.

Eurosofia, soggetto qualificato dal Miur per la formazione del personale della Scuola ai sensi della direttiva n. 170/2016, insieme con Udir e con la società Servizi & Supporti organizzano un percorso formativo della durata di 30 ore, presente sul sito del MePA (Mercato elettronico della Pubblica amministrazione) con codice EUSFSSPRVCY.

Il Miur, con nota n. 24534 del 22 agosto 2018, aveva chiesto agli Snodi Formativi Territoriali conferma della disponibilità ad organizzare un’attività di formazione in materia di protezione dei dati personali. Il Ministero ha pubblicato un’ulteriore nota con la quale ha trasmesso il Programma dei corsi formativi, concordato con il Responsabile della protezione dati del MIUR e l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali: si comunicava che i corsi sarebbero partiti entro dicembre. Successivamente, con nota del 19 settembre 2018, indirizzata agli Snodi Formativi Territoriali, il dicastero di viale Trastevere ha inviato il programma dei corsi formativi in materia di privacy, concordato con il Responsabile della protezione dati del Miur e l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Ai sensi della Nota del 22 agosto 2018, infatti, le attività formative sulla privacy - secondo quanto previsto dal Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (Regolamento UE/2016/679) - potranno essere svolte dagli Snodi Formativi Territoriali, individuati con l’Avviso “Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE).

 

 

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