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Anche i dirigenti scolastici hanno forti dubbi sulla riforma del reclutamento e formazione di docenti, pensata e tradotta nel Decreto Legge n. 36/2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30 aprile 2022, che non fa altro che riscrivere in parte il Decreto Legislativo 59/2017 (Buona Scuola): lo hanno detto oggi i componenti della delegazione sindacale Udir durante un’audizione tenuta presso le Commissioni I e VII riunite in Senato. Secondo i rappresentanti del giovane sindacato, i dirigenti Vito Lo Scrudato e Dario Tumminelli, “questa riforma non introduce elementi innovativi veri, ma produce una ricetta vecchia, già vista, superata, non migliorativa perché ulteriormente appesantita da lungaggini burocratiche. Non fornisce una risposta concreta alla supplentite, anzi rappresenta un peso insostenibile che non produce risultati reali”. Nel progetto di riforma, inoltre mancano delle figure chiave, decisive, che devono essere strutturate, ancora non riconosciute dal legislatore, come il mentoring, il tutoring, il coaching. Come non è presente la figura del “middle-management”, su cui erano state invece fornite aperture importanti da parte delle istituzioni.

Si continua dunque a non tenere conto di quanto previsto dalla Legge 178/2020 e modificato dalla Legge 234/2021 che garantirebbe con i nuovi parametri a questo punto triennali la disponibilità di oltre 400 sedi normo dimensionate che purtroppo andranno nuovamente in reggenza

 

È on line una nuova iniziativa promozionale, con premio certo, volta a premiare i Clienti che sottoscriveranno l'apertura di un conto corrente SelfyConto dal 01/04/2022 al 22/04/2022 con perfezionamento del conto entro il 29/04/2022.

A seguito delle criticità emerse dall'applicazione delle indicazioni della nota ministeriale 620/22 sul rientro del personale sospeso, l'ufficio legislativo, a tutela delle responsabilità anche erariale del dirigente scolastico, ritiene importante negli ordini di servizio da emanare rispettare le leggi e il contratto vigenti. Il personale docente non vaccinato, infatti, se non può essere impiegato come docente nelle lezioni in presenza in classe, tuttavia, non ha perso neanche temporaneamente la sua funzione docente tanto da poter essere utilizzato anche nella Ddi o nella Dad e in tutte le altre attività funzionali all'insegnamento. Pertanto, si sconsiglia di cambiare orario di servizio, di disporre nuovi contratti o ordini di servizio per altre mansioni o compiti diversi dalla funzione docente, se non a seguito di espressa domanda di suddetto personale.

Udir rilancia il ricorso al Giudice del lavoro per ottenere l’erogazione dell’assegno alimentare e in caso di accoglimento presso la consulta il recupero delle spettanze stipendiali del periodo di sospensione del dirigente scolastico che non ha adempiuto all'obbligo vaccinale

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C’è anche l’azione dell’Udir tra i motivi che hanno inciso sulla decisione del Governo di far tornare a scuola il personale non vaccinato a partire dal 1° aprile prossimo: la decisione è contenuta nel testo definito del Decreto Legge Covid n. 24/2022, pubblicato ieri in tarda serata nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 70, che ha quindi modificato l’articolo 8 della bozza approvata dal Consiglio dei Ministri una settimana fa con cui si prevedeva il rientro sul lavoro non prima del 15 giugno 2022. Circa 10mila lavoratori non vaccinati, in servizio all’interno di Scuola, Università e Afam, dal prossimo 1° aprile, potranno riprendere il servizio e tornare a percepire lo stipendio, anche se verranno utilizzati non a contatto con gli alunni, ma solo a supporto delle attività: il Decreto stabilisce poi che fino al 30 aprile, sempre per l’accesso a scuola, servirà presentare comunque il Green Pass base, ricavabile anche attraverso l’effettuazione di un tampone.

La Commissione Istruzione e Cultura del Senato ha approvato un importante emendamento al Decreto Sostegni ter che consente l'innalzamento della soglia di mobilità dei dirigenti scolastici: il testo, presentato dal Presidente della Commissione, Riccardo Nencini e da Vincenzo Carbone, non risponde in pieno alla richiesta di Udir ma renderà comunque utili ai trasferimenti quasi due posti ogni tre. “Finalmente è intervenuta una norma che ha accolto in parte una delle proposte che ha avanzato il sindacato”, ha commentato il presidente Udir Marcello Pacifico.